- Pubblicato in Esteri
Internazionale
di Abel Castillo
di Abel Castillo
di Abel Castillo
di Abel Castillo
di Martha Alvarez
Il sentimento decolonizzante delle donne dei popoli originari, le rivendicazioni del gruppo di etnia Misak e il confronto con una iconografia degradante e contraria al senso d’umanità.
Il continente americano è una bella terra di libertà, imprenditoria e tolleranza. Nonostante, l’agire dei governi in tutti i campi, ancora oggi, ogni lavoratore intellettuale e manuale si può trasferire in ricerca del proprio Dorato. I muri della geopolitica non possono fermare la mobilità dei popoli. In fatti, dall’avvio dei viaggi di Cristoforo Colombo nel 1492, sono stati i popoli originari residenti nel continente americano a soffrire gli atti di genocidio, violenza, saccheggio, spostamento forzato e imposizione delle forme che hanno forgiato la società attuale.
di Abel Castillo
di Abel Castillo
di Abel Castillo
di Maddalena Celano
Presso la Banca interamericana di sviluppo (IDB) a Washington, questo 16 luglio 2020, otto ex ministri degli esteri dell'Argentina hanno sottolineato, in una lettera aperta al "consesso storico”, che auspicherebbero che la presidenza della Banca Interamericana per lo Sviluppo (IDB) venga assegnata ad un rappresentante dell'America Latina, in segno di rifiuto della nomina di un candidato da parte degli Stati Uniti.
de Martha Alvarez
»¿Por qué me golpeas?»
Esta es la pregunta que el Prisionero más ilustre de la historia hace a la anónima guardia que lo ha voluntariamente abofeteado.
Es el interrogante que no pudo escribir quién ha exhalado el último respiro bajo la rodilla del improvisado verdugo.
Es el Pensamiento que nunca pronunció Domingo Choc, el médico maya quemado vivo el 6 de junio de 2020 por practicar la medicina ancestral, por querer salvar el bosque y aprender sobre plantas y saber cómo usarlas, en Chimay, Guatemala.
Es la voz del fuego que devuelve a la rivera esa armonía que los procesos políticos que abrazan a una economía insostenible han movido, erosionado y querido aniquilar en la sociedad natural.
di Martha Alvarez
Perché mi percuoti?
È la questione che il Prigioniero più illustre della storia sottopone all’anonima guardia che lo ha volontariamente schiaffeggiato.
È l’interrogante che non ha potuto scrivere chi ha esalato l’ultimo respiro sotto il ginocchio dell’improvvisato boia.
È il pensiero mai pronunciato da Domingo Choc, il medico maya assassinato, bruciato vivo il 6 giugno 2020 per praticare la medicina ancestrale, per volere salvare il bosco e conoscere le piante e sapere come usarle, a Chimay, nel Guatemala.
È la voce del fuoco che fa ritornare l’argine dell’armonia che i processi politici abbracciati a l’economia non ecosostenibile hanno spostato, eroso e voluto annientare nella società naturale.