Rivista aperiodica teorica del marxismo-leninismo
Organo teorico della Scuola Rossa

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Divisione del lavoro, classi sociali e Stato

di Manuel Santoro

Con la produzione delle merci venne la coltivazione della terra da parte di individui per proprio conto, e conseguentemente la proprietà fondiaria individuale. Più tardi venne il denaro, la merce universale, con la quale tutte le altre erano scambiabili.” [1]

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Il partito e la classe operaia

di Manuel Santoro

Dal rapporto del lavoro estraniato con la proprietà privata segue inoltre che l’emancipazione della società dalla proprietà privata, ecc., dalla schiavitù si esprime nella forma politica dell’emancipazione degli operai, non già come se si trattasse soltanto di questa emancipazione, ma perché in questa emancipazione è contenuta l’emancipazione universale dell’uomo; la quale è ivi contenuta perché nel rapporto dell’operaio con la produzione è incluso tutto intero l’asservimento dell’uomo, e tutti i rapporti di servaggio altro non sono che modificazioni e conseguenze del primo rapporto.” [1]

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La lotta teorica per fare chiarezza sul socialismo

di Manuel Santoro

Ella mi domanda che cosa pensino gli operai della politica coloniale. Ebbene: precisamente lo stesso che della politica in generale. In realtà non esiste qui alcun partito operaio, ma solo radicali, conservatori e radical-liberali, e gli operai si godono tranquillamente insieme con essi il monopolio commerciale e coloniale dell’Inghilterra sul mondo.” [1]

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L’educazione e il partito

di Manuel Santoro

Negare in linea di principio i compromessi, negare in linea generale che i compromessi di qualsiasi natura siano ammissibili, è una cosa puerile, che è persino difficile prendere sul serio. Un uomo politico che voglia essere utile al proletariato rivoluzionario deve saper distinguere i casi concreti dei compromessi inammissibili, in cui si esprimono l’opportunismo e il tradimento.” [1] E per distinguere l’opportunismo e il tradimento dalla giusta mossa tattica che favorisce la lotta della classe operaia contro il capitale, l’uomo politico deve essere educato poiché “soltanto da una lunga opera d’istruzione e di educazione, soltanto dallo studio, dall’esperienza politica, dall’esperienza della vita” [1] è possibile utilizzare la tattica per sconfiggere un formidabile avversario di classe quale la borghesia.

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Accumulazione capitalistica e alienazione

di Manuel Santoro

Quanto più grandi sono la ricchezza sociale, il capitale funzionante, l’estensione e l’energia del suo accrescimento, quindi anche la grandezza assoluta del proletariato e la forza produttiva del suo lavoro, tanto più grande è l’esercito industriale di riserva.” [1] L’accumulazione della produzione e, quindi, del capitale è, come abbiamo visto precedentemente [2], una fase intermedia dentro il capitalismo storicamente compiuta, la quale partendo dalla libera concorrenza si esaurisce nei monopoli, e il capitalismo “antico” si trasforma in capitalismo monopolistico, ovvero imperialismo.

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Sulle fasi della società capitalistica

di Manuel Santoro

L’imperialismo è una questione economica, strutturale, da cui la relativa componente politica, e non solo, si erge in tutta la sua brutalità. Considerare l’imperialismo come atteggiamento meramente politico è teoricamente, e di conseguenza politicamente, errato e tale fu l’errore di tanti esponenti di primo piano del socialismo internazionale, e tale è l’errore che ancora in tanti commettono oggi.

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I 150 anni di Lenin

di Manuel Santoro

150 anni fa nasceva Lenin e il nostro compito teorico, politico e organizzativo non è solo ricordarlo ma realizzare il socialismo in quanto sistema di società basata sulla proprietà comune dei mezzi di produzione.

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Sull’accumulazione originaria

di Manuel Santoro

Da quando il sistema capitalista è emerso dalle ceneri del feudalesimo, il lavoratore si è trovato costretto a vendere la propria forza-lavoro alla classe dei capitalisti, ovvero alla classe dei proprietari dei mezzi di produzione e di sussistenza. Ma il lavoratore, l’operaio, vendendo la sua forza-lavoro, volta per volta, vende se stesso per un concordato periodo di tempo oppure per una determinata mansione in quanto la forza-lavoro si identifica con l’operaio stesso in quel frangente.

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Società e Stato

di Manuel Santoro

La società odierna è la società capitalistica, che esiste in tutti i paesi civili, più o meno libera di aggiunte medievali, più o meno modificata dallo speciale svolgimento storico di ogni paese, più o meno evoluta. Lo Stato odierno, invece, muta con il confine di ogni paese. Nel Reich tedesco-prussiano esso è diverso che in Svizzera; in Inghilterra è diverso che negli Stati Uniti. Lo Stato odierno è dunque una finzione. Tuttavia i diversi Stati dei diversi paesi civili, malgrado le loro variopinte differenze di forma, hanno tutti in comune il fatto che stanno sul terreno della moderna società borghese, che è soltanto più o meno evoluta dal punto di vista capitalistico.” [1]

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