di Renato Gatti
Quando studiavo alla Bocconi il testo politico-economico più discusso era quello di Giovanni Demaria “Lo stato sociale moderno”, uno dei testi che ha ispirato la Costituzione italiana; il Demaria presiedette la commissione economica per la Costituente e pubblicò quel testo nel 1946. Quel testo è quindi a monte dell’articolo 38 della Costituzione che recita:
“Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L’assistenza privata è libera.”