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Sulla lettera aperta "Ora l'unità. Per il Partito Comunista in Italia"
di Manuel Santoro
La lettera aperta dal titolo “Ora l’unità. Per il Partito Comunista in Italia” è da ritenersi sicuramente un primo passo nella giusta direzione a cui Convergenza Socialista risponde positivamente.
Naturalmente ciò rimane sempre un primo passo che ci spinge a investigare meglio per due motivi. Primo, il coinvolgimento di tantissimi operai e, più in generale, lavoratori dipendenti; secondo, l’impianto politico che verte sul conflitto tra lavoro salariato e capitale, e la ferrea avversione alla NATO, all’Unione Europea delle banche e della finanza, al becero atlantismo e imperialismo.
Ma ciò non basta. L’unità è sicuramente un processo che richiede tempo ma è bene, direi doveroso, impostare qualsiasi unità su precisi principi teorici che non possono essere messi da parte per non “compromettere” il processo unitario. Senza una impostazione teorica precisa, definita e condivisa, qualsiasi tentativo sarebbe velleitario. Cerchiamo qui di dare un nostro contributo su quali fondamenta costruire l’unità.
Prima di tutto, l’impianto marxista-leninista, non troskista, dell’emergente unità. L’unità nel socialismo scientifico, l’unità come avanguardia della classe operaia internazionale per il raggiungimento della società socialista e della dittatura del proletariato.
Avere come obiettivo politico la realizzazione del socialismo in quanto sistema di società che si basa sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e in cui diventa più acuta la lotta di classe contro le forze reazionarie interne e internazionali della borghesia, contro le forze e le abitudini della società capitalistica, contro lo spirito piccolo-borghese e il suo manifestarsi nei rappresentanti delle classi e strati della società socialista. Essere avversari acerrimi di qualsiasi opportunismo, dentro e fuori l’unità comunista, che porti a riformismi e revisionismi del marxismo-leninismo. Essere, in definitiva, avversari teorici e politici dell’opportunismo, del riformismo, del “falso” socialismo e del revisionismo del marxismo-leninismo.
Avere l’obiettivo teorico e politico di raggiungere il socialismo, ovvero la dittatura del proletariato il cui obiettivo è l’abolizione completa delle classi sociali. La dittatura del proletariato, che si contrappone alla dittatura della borghesia nelle società capitalistiche, copre tutta la prima fase del comunismo, vale a dire tutto il periodo del socialismo fino al comunismo pieno.
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