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Il mio nuovo saggio in libreria: “Socialismo, la società superiore”
di Manuel Santoro
Questa settimana uscirà in libreria il mio nuovo saggio sul socialismo grazie alla volontà e disponibilità della casa editrice Porto Seguro Editore. Il saggio dal titolo “Socialismo, la società superiore” segue quanto fatto nel “Il Manifesto del Socialismo”, pubblicato nel 2020. Intanto, però, potete già trovarlo sul sitoweb della casa editrice: http://www.portoseguroeditore.com/prodotto/socialismo-la-societa-superiore/
In questo ultimo lavoro il socialismo viene trattato in profondità in quanto società successiva, prossima, e quindi superiore rispetto al capitalismo, ma prima di arrivare a ciò, il manoscritto inizia il suo viaggio dalla storia non scritta, storia che appartiene alle tribù, alle gens primitive, comunistiche e matriarcali. L’evoluzione di queste prime comunità è precisa e sempre legata alla produzione dei beni di sussistenza, e qualsiasi evoluzione storica rimane una evoluzione della produzione. Dalle comunità comunistiche e matriarcali si transita alla società antica patriarcale in cui regna la proprietà privata dei mezzi di produzione; difatti è storicamente provato che il patriarcato sia il frutto della proprietà privata dei mezzi di produzione. La prefazione al manoscritto si dichiara in moco chiaro che “nell’evoluzione della storia scritta dell’umanità in cui si è transitati dalla società antica a quella feudale sino alla società capitalistica dei nostri giorni, con più o meno estremizzazioni e sfaccettature, vi sono stati netti, cruenti sbalzi in avanti nella maturazione delle forze produttive le quali, stanche di essere incatenate in obsoleti rapporti di produzione, ne hanno modificato le relazioni causando l’avanzamento storico e positivo della storia. Il susseguirsi delle società nella storia non scritta, prima, e scritta, dopo, è stato e sempre sarà un’evoluzione positiva e migliorativa della produzione poiché ogni società è l’insieme dei rapporti sociali di produzione che corrispondono a determinati gradi di sviluppo delle forze produttive. In definitiva, il passaggio da una tipologia di società a un’altra è stato sempre legato e determinato dal cambiamento radicale della produzione dei beni di sussistenza, e spiegare che una società è in essenza produzione, non isolatamente distribuzione, rimane il cuore e l’anima di questo manoscritto.”
Perché discutere, allora, di produzione e della concezione materialistica della storia? Perché questo saggio è importante leggerlo e studiarlo? “Semplicemente perché la classe dominante della società attuale, capitalistica, fa di tutto per cancellare dalla logica e dalla storia la centralità della produzione, a cui rimane legato il concetto di proprietà privata dei mezzi di produzione, propagandando attraverso l’uso della politica e dei media, inclusa la cosiddetta sinistra e le sue quinte colonne dell’informazione, la sola distribuzione della ricchezza. Rimanere nell’ambito della sola distribuzione dimenticando la produzione significa, e lo vedremo, voler rimanere nello status quo, nel capitalismo e, di conseguenza, bloccare teoricamente e politicamente qualsiasi alternativa strutturale e prevenire la società prossima, futura, ovvero il socialismo.”
Inoltre, “far credere, soprattutto alle classi lavoratrici, che la soluzione alla loro schiavitù salariata sia nella distribuzione equa della ricchezza senza mettere in discussione la proprietà (privata nel capitalismo) dei mezzi di produzione, significa prendere in giro le lavoratrici e i lavoratori, e significa innalzarsi a divenire come il più grande alleato della classe dominante contro la classe lavoratrice. Tra tutte le forze politiche borghesi in campo, questo è il ruolo che assume storicamente la sinistra la quale non ha nulla a che vedere con la prospettiva marxista-leninista spiegata nel Il Manifesto del Socialismo. La sinistra non marxista è la migliore alleata del capitale e dei capitalisti poiché si traveste da salvatrice per la classe delle lavoratrici e dei lavoratori salariati mentre, coscientemente, li pugnala alle spalle. Questa sinistra non fa altro che rendere i lavoratori un po’ più contenti nella loro condizione di quotidiana schiavitù, esattamente come coloro che davano da bere agli schiavi assetati sotto l’occhio vigile del padrone con qualche parola di conforto. Ma i lavoratori non hanno bisogno di questa sinistra alleata della classe dominante; i lavoratori hanno la necessità di emanciparsi dal lavoro salariato e ciò richiede andare oltre il capitalismo, verso il socialismo.”
Sinossi: Socialismo – La società superiore tratta il socialismo come dovrebbe essere. Con l’obiettivo di mostrare che il socialismo è la società che verrà, Manuel Santoro crea un’opera rifondativa che mira a riportare il socialismo nel campo del marxismo-leninismo sradicandolo dai riformismi, dai revisionismi e dagli opportunismi. Dall'era antica ai giorni nostri, discorrendo della società delle gens e delle tribù, matriarcale e comunistica ma primitiva, sino ad arrivare all’attuale società capitalistica.
Sconfiggendo almeno teoricamente ciò che Marx definisce "falso socialismo" che sin dai tempi della seconda internazionale comincia a inquinare la scienza socialista, lo scrittore ci regala un testo educativo, alla portata di tutti, che ci aiuta a comprendere come le nostre società siano oggi organizzate e quali sono i passaggi per andare oltre ed emanciparsi dal salariato e dall'oppressione del capitale.
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