- Pubblicato in Teoria
Forze produttive e classi dominanti
La lotta di classe è l’effetto di una profonda incompatibilità tra le forze produttive, con un determinato grado di sviluppo, e i rapporti di produzione in una determinata epoca.
La lotta di classe è l’effetto di una profonda incompatibilità tra le forze produttive, con un determinato grado di sviluppo, e i rapporti di produzione in una determinata epoca.
Abbiamo più volte rimarcato alcuni concetti fondamentali della scienza socialista, ovvero il concetto di società in quanto complesso di rapporti sociali di produzione, e il concetto centrale della produzione in quanto motore della storia. I maestri del socialismo, quali Marx, Engels e Lenin, ci hanno spiegato la profondità e la scientificità della concezione materialistica della storia.
Il nostro lavoro consiste nel ricercare, affermare la verità. In una società capitalistica, quindi de facto opportunistica e propagandistica delle peggiori pulsioni umane, in costante e inesorabile degrado umano, sociale, politico ed economico, il compito mio, nostro, dei marxisti-leninisti rimane quello di dire la verità.
di Amedeo Curatoli
Breve premessa: ci saranno sicuramente alcuni (o tanti) compagni, o altri compagni di strada che hanno idee generiche non ostili al comunismo (di cui però hanno sempre sentito parlar male) ai quali può capitare di dare uno sguardo al titolo di questa nostra nota. Penseranno probabilmente: “Uffa, che noia!...ma guardiamo al nostro presente schifoso e a un possibile futuro meno penoso piuttosto che star lì a rinvangare un passato morto e sepolto che non ci appartiene più!…”.
Il concetto di Stato è relativamente recente ed emerge contestualmente alle classi sociali, aventi interessi divergenti, e all’inizio della storia scritta. Lo Stato, in quanto entità sovrastrutturale che emerge dalla struttura, la società, ha insieme essenza e azione ed è definibile secondo questi due parametri.
di Amedeo Curatoli
Parliamo di Marcello Musto, classe 1976, che insegna presso il Dipartimento di Scienze Politiche della York University di Toronto (Canada). Specialista in studi su Marx, ha collaborato al progetto di pubblicazione integrale degli scritti di Marx (MEGA 2 - opera ancora in via di attuazione), ha scritto numerosi articoli sull’argomento e ha dato alle stampe un libro dal titolo: “Saggi su Marx e i marxismi”.
di Clara Treves
La piccola borghesia è un gruppo sociale nella società borghese, che dovrà scomparire con lo sviluppo del capitalismo. Una classe sociale come la piccola borghesia non dovrebbe esistere in una società puramente capitalista, dove ci sarebbe posto solo per i lavoratori e i capitalisti.
di Clara Treves
Nell’articolo precedente abbiamo parlato delle classi nella società borghese. Ripetiamo, ci sono tre classi: la borghesia, piccola borghesia e il proletariato. Adesso parliamo degli interessi di queste classi e della lotta tra di loro. Prima di tutto bisogna dire che c’è una lotta economica, politica e ideologica.
La borghesia formula quelle idee che le permettono di realizzare i suoi interessi economici.
di Clara Treves
Oggi molte persone pensano che Karl Marx abbia scoperto le classi e la lotta di classe. Questo non è vero.
di Amedeo Curatoli
C’è una bellissima “Vita di Marx” di Franz Mehring, rivoluzionario, membro della socialdemocrazia tedesca, edita dagli Editori riuniti nel 1966, che però, purtroppo, contiene una prefazione di Ernesto Ragionieri il quale, sotto l’attenta regia di Togliatti, è stato fra i principali falsificatori della figura e l’opera di Antonio Gramsci per farne il padre spirituale della “via italiana al socialismo”.