Rivista aperiodica teorica del marxismo-leninismo
Organo teorico della Scuola Rossa

L'emancipazione della classe operaia

di Gianni Carloni

Noi militanti di Convergenza Socialista, realtà socialista, marxista-leninista, mettiamo il nostro impegno per giungere alla liberalizzazione del proletariato dalla società borghese.

Siamo coscienti di vivere attualmente nel sistema economico capitalistico, nella più violenta borghesia e siamo coscienti che la società senza classi sociali cioè comunista, non si raggiunge in un lampo di tempo. Ci vorranno anni affinché il proletariato sia consapevole di ciò e sia connesso ad essa. Per questo è nata Convergenza Socialista, proprio per percorrere la strada che rivoluzionerà l’organizzazione del sistema lavorativo.

Guardiamo la realtà attuale: l'operaio, l'operaia non sono ancora pronti, preparati e non hanno la minima coscienza di classe, assolutamente necessaria per percorrere la via verso il socialismo e la società senza classi sociali. E noi che siamo l’avanguardia della classe operaia, dobbiamo essere guida attraverso lo strumento del partito. Difatti, quello che noi vogliamo per ora è creare un forte partito.

Si può e si deve essere un forte partito anche non essendo presenti nelle istituzioni; non serve avere rappresentanti eletti dentro tale sistema. Non serve a nulla avere eletti poiché l’obiettivo di Convergenza Socialista è avere la classe operaia, lavoratrice salariata al potere. Come si può fare gli interessi delle operaie e degli operai quando non vi sono operaie e operai nei parlamenti borghesi? Pensate veramente che siano gli avvocati, i giornalisti, i banchieri, i professionisti della politica che mai hanno toccato un macchinario in vista loro a fare gli interessi delle operaie e degli operai? Solo la classe operaia può liberare se stessa dall’oppressione del salariato.   

Ma per essere liberi, per liberare se stessi, l’operaia e l’operaio devono acquisire coscienza di classe, insieme alla preparazione e alla cultura del lavoro libero, ovvero essere consapevoli del fatto che si può vivere del proprio lavoro senza che esso sia salariato. Noi non abbiamo bisogno di essere rappresentati da chi ci fa rinnovare il contratto di lavoro, da chi ci dice quanto dobbiamo guadagnare, da chi ci dice quanti anni dobbiamo lavorare. Noi abbiamo bisogno che i mezzi e i frutti della produttività siano della collettività.

È importante che i proletari cominciano a fare gruppo, e chiediamo fortemente attraverso gli spazzi della nostra rivista teorica del socialismo, L’Ideologia Socialista, di contattarci perché abbiamo bisogno di partecipazione e convinzione  per raggiungere l'obiettivo. 

Ultima modifica ilSabato, 24 Dicembre 2022 07:42
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