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Organo teorico della Scuola Rossa

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Più bassi i salari, più alti i profitti. E viceversa

Il variare del valore di una merce.

In questo scritto si cerca di enfatizzare la ripartizione tra salario e profitto, e quali sono le cause che attivano la variazione del valore della merce. Nell’ottica di continuare il lavoro di educazione teorica delle operaie e degli operai, dei lavoratori salariati, la video-lezione n. 58 della Scuola Rossa ha l’obiettivo della comprensione dei fondamentali del capitale prima di avviare il nostro lavoro educativo sul Capitale di Marx. [Vedi la video-lezione qui: https://youtu.be/9M2zTrYTwg4

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Merci: valori, tempo di lavoro sociale e forze produttive

Ci eravamo lasciati la scorsa volta con la considerazione che il valore di una merce è determinato dalla quantità di tempo di lavoro necessario alla sua produzione; che merci qualitativamente differenti hanno lo stesso valore, sono quindi equivalenti, se sono cristallizzazione di uguali quantità di tempo di lavoro medio. Inoltre, avevamo concluso dicendo che tutta la nostra disamina del valore di una merce non si lega al salario, come affermato da Weston e da altri. [Vedi la video-lezione qui: https://youtu.be/0Pmi-Iu0vcU]  

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Merce, valore e lavoro sociale

Abbiamo sino ad ora discusso delle diverse posizioni del cittadino Weston, come riferito in “Salario, prezzo e profitto” di Marx, e da ultimo della esternazione che “i prezzi delle merci vengono determinati o regolati dai salari.” Diciamo subito che ciò non è assolutamente vero, ma comunque questa è la posizione di Weston che Marx confuta. [Vedi la video-lezione qui: https://youtu.be/N2A18xQ_mVk]

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L'aumento dei salari implica la caduta generale del saggio del profitto

Il nostro lavoro di educazione della classe operaia e, più in generale dei lavoratori salariati, ha l’obiettivo di consentire un’acquisizione precisa degli elementi teorici necessari senza i quali non è possibile prendere coscienza del proprio ruolo storico in quanto classe oppressa. Assorbire i primi elementi teorici necessari grazie allo strumento “Scuola”, non significa fermarsi lì. Significa iniziare da lì, per poi continuare con l’approfondimento della teoria, poiché la teoria socialista, la scienza del marxismo-leninismo, non può assolutamente essere staccata dallo strumento “partito”, necessario per guidare la classe operaia alla rivoluzione proletaria, socialista, e iniziare il lungo percorso di costruzione del socialismo attraverso l’implementazione della propria dittatura. È necessario per gli operai studiare attentamente i lavori di Marx, Engels, Lenin, Stalin, ed è ciò che la “Scuola Rossa” consente.

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Tra saggio del plusvalore e saggio del profitto

Abbiamo discusso in passato del capitale e del saggio del plusvalore. Oggi ci addentriamo meglio nella questione discutendo della formula generale del capitale e del saggio del profitto. Prima di arrivare alla formula che costituisce di fatto il flusso, l’essenza del capitale, consideriamo il periodo precapitalistico.

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Sul grado di sfruttamento dell’operaio da parte del capitalista

Nell’introdurre ciò che ci permetterà di quantificare il grado di sfruttamento dell’operaio da parte del capitalista, dobbiamo iniziare necessariamente dal concetto di capitale, e in particolar modo di capitale variabile. Ma prima di tutto, conosciamo già che il capitale in quanto lavoro accumulato, è scomposto in due componenti: capitale costante e capitale variabile. Vediamo ora queste due componenti un po' più da vicino.

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La classe operaia più produce ricchezza, più è povera

L’aumento della potenza del denaro è una caratteristica primaria dell’esistenza del capitale. Già il Marx ventiseienne aveva rimarcato il concetto scrivendo che “l’uomo diventa tanto più povero come uomo, ha tanto più bisogno del denaro per impadronirsi dell'essere ostile, e la potenza del suo denaro sta giusto in proporzione inversa alla massa della produzione.”

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Per il capitale, l’operaio non ha necessità di soddisfare bisogni sociali

"Il bisogno del denaro è il vero bisogno prodotto dall'economia politica, il solo bisogno che essa produce" (Marx)

Durante il percorso della Scuola Rossa abbiamo introdotto il concetto di bisogno, differenziando in particolare tra bisogno assoluto e bisogno relativo. La nostra esposizione ha toccato naturalmente i bisogni nel contesto dei rapporti sociali di produzione borghesi, ma è quasi immediato lo sviluppo di tale esposizione nella società socialista la quale si basa sulla proprietà comune dei mezzi di produzione. Cambiando i rapporti di proprietà e, di conseguenza, i rapporti di produzione; cambiando la modalità della produzione e, nella produzione, dello scambio degli oggetti della produzione, si cambia la società nella sua interezza. Quindi anche a livello sovrastrutturale: la politica, la giustizia, la coscienza, il pensiero, l’idea, il comportamento. Dalla proprietà privata alla proprietà comune dei mezzi di produzione; dalla sovrastruttura borghese alla sovrastruttura socialista.

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Emancipazione del capitale e alienazione dell'operaio

"L'operaio ha la disgrazia di essere un capitale vivente e quindi avente dei bisogni…” (Marx)

Nell’esposizione sul lavoro estraniato, parte dei Manoscritti economico-filosofici del 1844, si è detto che se l’operaio è estraniato dal suo prodotto e dall’atto della produzione, sia il primo che il secondo non gli appartengono, appartengono allora a un altro essere umano. In altri termini, all’operaio non appartengono né l’oggetto da lui prodotto né l’atto della produzione, poiché appartengono a un altro uomo. Tale “altro uomo” è il capitalista, proprietario del capitale fisso e del capitale variabile.

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