- Pubblicato in Teoria
Cenni sulle classi in una società borghese
di Clara Treves
Oggi molte persone pensano che Karl Marx abbia scoperto le classi e la lotta di classe. Questo non è vero.
di Clara Treves
Oggi molte persone pensano che Karl Marx abbia scoperto le classi e la lotta di classe. Questo non è vero.
di Clara Treves
Marx ha scritto che ci sono 3 fasi della formazione di una nuova società dopo che ha avuto luogo la rivoluzione socialista:
I - periodo di transizione dal capitalismo al comunismo;
II - comunismo in prima fase (o fase inferiore);
III - comunismo in seconda fase (la fase superiore) o comunismo completo.
di Mario Eustachio De Bellis
Quest'anno è il centenario della nascita del PCI di Antonio Gramsci, in seguito alla Rivoluzione in Russia del 1917 con a capo Lenin. Sono anche 100 anni dalla fondazione del Partito Comunista Cinese con la direzione politica di Mao Tse-Tung che nei suoi scritti dirà che, grazie alla Rivoluzione Sovietica e alla presenza dell'URSS, anche la Cina si avviava sulla strada della liberazione del Paese, della resistenza al Fascismo e al Nazismo, contro l'invasione giapponese e l'imperialismo degli Stati Uniti d'America. Infine alla proclamazione della Repubblica Popolare Socialista nel 1949.
di Manuel Santoro
Chi studia l'evoluzione delle società e comprende la centralità della produzione nei meccanismi che determinano il loro sviluppo, è consapevole del fatto che non è possibile alcuna eguaglianza reale tra donne e uomini all'interno di società dove prevalga la proprietà privata. [1] Essendo il capitalismo monopolistico una società in cui il punto focale rimane la proprietà dei mezzi di produzione, non può esserci, e in fatti non vi è, alcuna parvenza di eguaglianza tra donne e uomini, sia essa di fronte alla legge che in termini reali. Basta vedere la disparità di stipendio a parità di mansione nelle società cosiddette "moderne".
di Manuel Santoro
Tattica e partito. Scienza, teoria e strumento della scienza. Il partito appunto. In questa fase storica in cui la lotta di classe rimane accesa ed in crescendo nei Paesi con un elevato grado di sviluppo, di un capitalismo in putrefazione e, contemporaneamente, con una mancanza cronica di punti di riferimento partitici per un movimento operaio o del lavoro salariato molto rinsecchito nella sua coscienza e abnegazione, lo scritto di Lenin, che qui riporto, può essere di spunto, contestualizzandolo, della lunga via che ci attende. Nulla si ripete e le forme di lotta devono essere naturalmente contestualizzate e tatticamente validate. Anche per noi. Il socialismo è la prima fase della società senza classi, del comunismo compiuto, ed è compito di tutte e tutti, dei nostri militanti, conquistare gli strumenti teorici, politici ed organizzativi per poter contribuire al grande lavoro che ci aspetta. La lotta di classe è reale. Donne e uomini militanti uniti in questa lotta.
di Manuel Santoro
“’La Comune – scrisse Marx – non doveva essere un organismo parlamentare, ma di lavoro, esecutivo e legislativo allo stesso tempo. Invece di decidere una volta ogni tre o sei anni quale membro della classe dominante dovesse rappresentare e opprimere il popolo nel Parlamento, il suffragio universale doveva servire al popolo costituito in comuni così come il suffragio individuale serve a ogni altro imprenditore privato per cercare gli operai e gli organizzatori della sua azienda’. Questa mirabile critica al parlamentarismo, fatta nel 1871, appartiene oggi anch’essa, grazie al dominio del socialsciovinismo e dell’opportunismo, alle parole dimenticate del marxismo”. [1] Parole che noi, invece, non dimentichiamo affatto ma valorizziamo. In questo editoriale riprenderò alcuni passaggi di Lenin su Marx e la Comune di Parigi mirabilmente esposti in Stato e rivoluzione.
di Efraín Echeverría Hernández e traduzione di Maddalena Celano
Sinossi
Ogni generazione di professionisti dell'economia legge e pratica la Teoria Economica che la precede o quella contemporanea dal proprio punto di vista, senza volerlo, pochissimi interpretano dal punto di vista dell'autore che le ha create. Questo punto di partenza crea, generalmente, analogie metodologiche tra visioni presumibilmente diverse sulla soluzione dei problemi economici e le loro interpretazioni ideologiche.
di Manuel Santoro
Il gruppo dell’Emancipazione del lavoro di Plekhanov è da considerarsi il primo nucleo che si prese la briga di divulgare e diffondere in Russia i lavori di Marx ed Engels, traducendo anche varie opere, in una Russia devastata dall’autocrazia zarista e dalla ingordigia della classe dei proprietari fondiari, da una parte, e dalla propaganda pseudo-socialista dei populisti, dall’altra. Siamo a metà degli anni ’80 del XIX secolo, esattamente nel 1883. Diciassette anni addietro rispetto all'uscita del primo numero dell’Iskra; trentaquattro anni addietro, il doppio, rispetto alla rivoluzione d’ottobre. [1]
di Manuel Santoro
“Negare in linea di principio i compromessi, negare in linea generale che i compromessi di qualsiasi natura siano ammissibili, è una cosa puerile, che è persino difficile prendere sul serio. Un uomo politico che voglia essere utile al proletariato rivoluzionario deve saper distinguere i casi concreti dei compromessi inammissibili, in cui si esprimono l’opportunismo e il tradimento.” [1] E per distinguere l’opportunismo e il tradimento dalla giusta mossa tattica che favorisce la lotta della classe operaia contro il capitale, l’uomo politico deve essere educato poiché “soltanto da una lunga opera d’istruzione e di educazione, soltanto dallo studio, dall’esperienza politica, dall’esperienza della vita” [1] è possibile utilizzare la tattica per sconfiggere un formidabile avversario di classe quale la borghesia.
di Manuel Santoro
L’imperialismo è una questione economica, strutturale, da cui la relativa componente politica, e non solo, si erge in tutta la sua brutalità. Considerare l’imperialismo come atteggiamento meramente politico è teoricamente, e di conseguenza politicamente, errato e tale fu l’errore di tanti esponenti di primo piano del socialismo internazionale, e tale è l’errore che ancora in tanti commettono oggi.